Vico Equense e Positano, carabinieri travestiti da netturbini incastrano due specialisti in truffe agli anziani

 Vico Equense e Positano, carabinieri travestiti da netturbini incastrano due specialisti in truffe agli anziani

In due, probabilmente approfittando della buona fede della gente che abita i tranquilli comuni della penisola sorrentina e costiera amalfitana, stavano per truffare migliaia di euro ad anziani caduti nel raggiro. Si tratta di un 55enne di Casandrino, in provincia di Napoli, incensurato, e un 17enne incensurato, bloccati nel corso di un’operazione congiunta dei militari dell’ara dei carabinieri delle stazioni di Vico Equense e Positano e denunciati: il primo in stato di arresto e il minore, perche’ ritenuti responsabili di concorso in truffa aggravata. Abilissimi nell’individuare le loro vittime, da qualche giorno bazzicavano i comuni costieri a caccia di informazioni utili a costruire le truffe attorno al malcapitato di turno. Il modus operandi era quello di acquisire informazioni precise e poi di cercare l’abboccamento telefonico nel modo più ignobile possibile. A finire nella loro rete, una 85enne che ignara di tutto credeva di aver avuto contatti telefonici con la nipote e aveva sborsato 3500 euro in contante nelle mani dei 2 truffatori, fintisi spedizionieri. Fingendosi netturbini i militari li hanno pedinati da Vico Equense, dov’è avvenuto il contatto con la donna, a Positano, dove probabilmente avrebbero dovuto incontrare la seconda vittima. Quando uno dei 2 finti “netturbini” sulla statale 163 amalfitana ha scorto il 55enne e il complice a bordo della loro auto momentaneamente in sosta a margine carreggiata (stava contando un rotolo di banconote da 50 euro) è scattato l’intervento. Gli operanti hanno recuperato e restituito alla vittima l’intera somma truffata nonchà sequestrato la vettura usata dai due e altri “pacchi”, già pronti, custoditi nel bagagliaio. Proseguono le indagini per individuare l’eventuale rete di complicità, così come continua la campagna di sensibilizzazione dei militari dell’arma per evitare che altri anziani cadano nella trappola.

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