Villa Rufolo: completata la scala della Torre Maggiore

 Villa Rufolo: completata la scala della Torre Maggiore

Con la posa degli ultimi due gradini può dirsi sostanzialmente chiusa la prima tranche dei lavori di restauro e riqualificazione dell’auditorium e della Torre Maggiore di Villa Rufolo. È stata infatti completata la straordinaria scala “escheriana” in acciaio che renderà fruibile la torre e porterà i visitatori ad un’altezza di circa trenta metri aprendo sul centro storico di Ravello e sulla Costiera Amalfitana un belvedere unico e inedito. Gli interventi iniziati nel gennaio 2013 e finanziati dal fondo ARCUS per un importo di un milione di euro aggiungono un tassello fondamentale a quel “Progetto Ravello” che vede la Fondazione Ravello impegnata a integrare in un unico sistema virtuoso i beni materiali ed immateriali della Città della Musica. “Sappiamo che in Italia non è nè facile nè frequente chiudere i lavori nei tempi previsti. – ha commentato il direttore di Villa Rufolo, Secondo Amalfitano – In questo caso non solo abbiamo rispettato i termini ma addirittura siamo riusciti a innestarci in prosecuzione con un nuovo progetto che andrà a completare la realizzazione del Museo”. I lavori di recupero della Torre infatti, si inseriscono in una progettualità complessiva che si intreccia con la riqualificazione del parco e dei giardini e con l’altro cantiere, finanziato dalla Regione Campania con € 3.372.672,91 (rientranti nel FESR 2007/2013 nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 1.9 Beni e siti culturali – Iniziative di Accelerazione della spesa), che sta interessando le facciate sud e ovest della Villa, il completamento degli impianti con la climatizzazione di tutti gli ambienti e la musealizzazione della Torre stessa. Al progetto unico complessivo, immaginato e messo in pratica dalla Fondazione Ravello e da un nutrito pool di tecnici, professori universitari e professionisti, si sta per aggiungere un altro tassello: il 25 febbraio infatti, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la gara di appalto per la fornitura di hardware e servizi che porterà alla realizzazione del “museo verticale” della Torre Maggiore, che diventerà un vero e proprio gioiello dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. “Sarà un museo con i piedi nel passato e la testa nel futuro. Le nuove tecnologie consentiranno di esaltare i reperti esposti con quel processo che l’ICT definisce realtà aumentata. Un ennesimo fiore all’occhiello per Ravello di cui la città si potrà fregiare” ha chiosato Amalfitano. I numeri sempre in crescita registrati da Villa Rufolo dimostrano la bontà della gestione targata Fondazione Ravello, che è stata capace con la sua progettualità di attrarre fondi, riqualificare una struttura che di fatto era abbandonata a se stessa e riconsegnare alla fruizione pubblica un bene culturale all’avanguardia.

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