Vomero, in manette reggente del clan Cimmino per tentata estorsione

 Vomero, in manette reggente del clan Cimmino per tentata estorsione

I militari dell’arma dei carabinieri della stazione di Vomero Arenella hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un 70enne, attuale reggente del clan “Cimmino”. Giovedì scorso, in un parcheggio privato del quartiere Arenella, alcune persone si sono presentate come “la gente del Vomero”, lasciando detto all’operaio presente che il giorno successivo sarebbero tornate per parlare con il proprietario. All’indomani, preoccupato, il titolare dell’attività si è presentato ai militari dell’arma dei carabinieri della stazione di Vomero Arenella, raccontando quanto gli era successo il giorno prima. Proprio mentre si trovava in caserma ha ricevuto una telefonata: “gli amici del Vomero” volevano parlargli. I militari dell’arma dei carabinieri della stazione di Vomero Arenella hanno quindi immediatamente organizzato un servizio di appostamento nei pressi dell’attività. Hanno così potuto osservare che all’arrivo del titolare nel garage, questi è stato avvicinato da un uomo che lo informava che a breve sarebbe arrivata a parlargli “la gente del Vomero”. Dopo pochi minuti, come annunciato, si è presentato il 70enne che ha esordito dimostrandosi a conoscenza della sua attività imprenditoriale, gli ha intimato “in passato non hai mai aiutato gli amici del Vomero… io mi sono fatto 27 anni di carcere…ora è arrivato il momento di aiutare gli amici di cella: dovete fare un regalo ai compagni. Noi teniamo un sacco di problemi e li dobbiamo mantenere ai compagni di cella….cercate di capire….”. Un tentativo di estorsione palese, incorniciato dal fare minaccioso e dalla sottolineata appartenenza al clan camorristico radicato nel quartiere collinare. I militari dell’arma dei carabinieri della stazione di Vomero Arenella sono quindi usciti allo scoperto e hanno ammanettato l’uomo che è stato sottoposto a fermo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e tradotto nella casa circondariale di Secondigliano. Il fermo è stato convalidato dall’autorità giudiziaria che ha disposto la custodia in carcere.

admin

Related post

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *