A Castel Sant’Elmo Cosa resterà degli anni Ottanta Rewind: i racconti di un decennio

 A Castel Sant’Elmo Cosa resterà degli anni Ottanta Rewind: i racconti di un decennio

castel-santelmo1Castel Sant’Elmo Mercoledì 14 gennaio 2015, ore 17.00 Cosa resterà degli anni Ottanta Rewind. I racconti di un decennio Esodi, riflussi, naufragi: neoavanguardie a Napoli negli anni 80 intervento di Domenico Mennillo. In occasione della mostra in corso a Castel Sant’Elmo ‘Rewind. Arte a Napoli 1980-1990’, curata da Angela Tecce – dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia”- si svolgeranno alcuni incontri dedicati alla complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento. Gli incontri affronteranno altri aspetti e presenze artistiche di quel decennio e approfondiranno sperimentazioni e temi tentando di scoprire eredità e ulteriori apporti che quegli anni hanno lasciato nella produzione artistica. In questo primo incontro lo studioso, scrittore e performer Domenico Mennillo racconterà le diverse iniziative che negli anni Ottanta tesero a circoscrivere, raccogliere e documentare l’enorme lavoro realizzato, nei due decenni precedenti, dai protagonisti delle neoavanguardie napoletane e l’importante rete di collaborazioni da essi realizzata in Europa e nel mondo con artisti e intellettuali legati ad esperienze estetiche similari. Una narrazione che partirà dalla pubblicazione nel 1983 del volume Continuum a cura di Luciano Caruso, che illustra e documenta per la prima volta tutte le attività del gruppo organizzato e ideato dallo stesso Caruso e da Stelio Maria Martini fra il 1966 e il 1976, alla mostra del 1986 L’impassibile naufrago. Le riviste sperimentali a Napoli negli anni ’60 e ’70, organizzata a Villa Pignatelli, che illustrò circa vent’anni e più di attività di ricerca e sperimentazione di artisti legati non solo dalle riviste da loro ideate, prodotte e distribuite, ma da un numero vastissimo di iniziative, eventi, pubblicazioni, mostre, accese discussioni che fecero di Napoli una delle città europee più vivaci e innovative nel campo dell’ “estetico” e dell’editoria d’avanguardia. Il racconto continuerà con le molteplici attività di valorizzazione e promozione delle neoavanguardie locali e internazionali del gallerista ed editore Peppe Morra: le edizioni di alcuni volumi di Stelio Maria Martini e di Henri Chopin, dei lavori di LUCA, Eugenio Miccini, Sarenco, Lamberto Pignotti, Ugo Carrega, Heinz Gappmayer, Jean-Francois Bory e le mostre, serate di poesia sonora, performance, presentazioni con questi ed altri artisti. Del 1988 infine la pubblicazione di Breve storia dell’avanguardia di Stelio Maria Martini a suggellare un decennio determinante per le avanguardie raccontando una storia che ha messo il fare estetico dell’agire umano come priorità imprescindibile per la libertà e la lotta alle barbarie nel quotidiano vivere d’occidente.

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