Caramiello: Restituire Dignità agli istruttori del mare
L’intergruppo parlamentare Sviluppo Sud, Aree fragili e isole minori ha portato a casa un risultato importante, nell’interesse degli istruttori del mare, dopo un intenso lavoro condotto sinergicamente con l’associazione IAM. In sostanza, i suddetti docenti per esercitare devono possedere determinati requisiti, tra cui il certificato di competenza.
Tuttavia, da anni, quest’ultimi sottolinea Caramiello. Riscontrano una sostanziale difficoltà nel rinnovare questa documentazione in ragione della difficoltà di conciliare il lavoro svolto a bordo delle navi con l’attività di docenza.
Per gli enormi ritardi sostiene Caramiello. Sul tema ho presentato più di un’interrogazione, sollecitando il ministero a evitare che gli istruttori interrompano l’attività di docenza per tornare a bordo, evenienza che ha sempre messo in difficoltà i centri di formazione, costretti a dover trovare nuovi soggetti da abilitare.
Pertanto, dopo aver sollecitato ripetutamente il Ministero, finalmente negli ultimi giorni il MiT ha inviato a tutte Capitanerie di Porto e al CO.GE.CAP. una mail in cui, citando una sentenza del Consiglio di Stato, evidenzia che le attività che non si svolgono in mare – come l’attività didattica o di formazione in oggetto – possono valere quale occupazione alternativa al servizio di navigazione idonea al fine del rinnovo del certificato di competenza. È un risultato importante, corollario di mesi di battaglie.