La gipeta italiana ha smesso di inviare il segnale gps, appello ai birdwatcher
Eglazine è scomparsa. La gipeta italiana famosa per essere la viaggiatrice più avventurosa mai osservata dagli ornitologi, ha smesso di inviare il segnale gps. L’appello del Parco Natura Viva, dove era nata nel 2020, è a tutti i fotografi e ai birdwatcher d’Europa.
“Eglazine è stata reintrodotta in natura quattro anni fa in Francia e da allora ha viaggiato senza sosta tra Germania, Belgio, Paesi Bassi e Olanda, andando e tornando dalla sua area di rilascio, divenendo il primo gipeto a superare ogni raggio d’azione indicato dalla letteratura scientifica per questa specie. Nel maggio di quest’anno l’ultimo tracciamento in Normandia, nel dipartimento dell’Orne. Vane le ricerche: nessuna traccia di lei né del suo gps, speriamo nell’identificazione grazie al suo anello color argento con il codice ET”. Nel frattempo è stato diramato l’identikit di Eglazine ed è stato attivato un indirizzo mail al quale inviare le segnalazioni: eglazine@4vultures.org. Per questa specie di avvoltoio, estinta in Italia alla fine degli anni ’60, il progetto europeo LIFE GypConnect del quale il Parco Natura Viva è parte insieme alla Vulture Conservation Fundation, sta cercando di ricostituire popolazioni solide che possano muoversi tra il centro e l’ovest del Vecchio Continente.
Memorabili i viaggi di Eglazine del 2021 e del 2022, durante i quali in una manciata di mesi aveva percorso oltre 4mila chilometri e si era spinta in Paesi in cui la presenza dell’avvoltoio gipeto non era ancora mai stata registrata prima.
“Ora cerchiamo soprattutto foto di recenti osservazioni in Francia, Belgio, Paesi Bassi o Germania – spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva – ovvero i territori che ha ampiamente esplorato negli ultimi due anni. Eglazine non è ancora una gipeta adulta, ha tutta la vita di fronte grazie ai 20-25 anni di longevità della sua specie e probabilmente il suo piumaggio è ancora in fase di transizione. La sua testa è ancora nera, ma sta cominciando a schiarirsi e potrebbero essere apparse le prime penne bianche. Mentre il corpo è grigio-marrone. Ci auguriamo che possa aver intrapreso il suo viaggio annuale nei Paesi Bassi, seguendo il percorso familiare che aveva già conosciuto nelle ultime due stagioni, volando per più di 1800 chilometri a tratta. Chiediamo a chiunque la avvisti, in qualunque luogo d’Europa, di informarci tramite mail. Eglazine è stata reintrodotta in natura nell’ambito di un progetto ultra ventennale di reintroduzione nel proprio ambiente naturale di individui nati nei giardini zoologici. È frutto della collaborazione tra molti partner e istituzioni europei che lavorano insieme con l’unico obiettivo di garantire la sopravvivenza di questa meravigliosa e incredibile specie ed Eglazine è parte di tutto questo. Ogni sua notizia è preziosa”, conclude Spiezio.