Medaglie per i 40 anni di laurea, Zuccarelli: “questi riconoscimenti devono ricordarci per cosa ci battiamo”

 Medaglie per i 40 anni di laurea, Zuccarelli: “questi riconoscimenti devono ricordarci per cosa ci battiamo”
Medaglie per i 40 anni di laurea, Bruno Zuccarelli: «Minacce e insulti ai medici e una sanità ormai allo stremo, questi riconoscimenti devono ricordarci per cosa ci battiamo».
«Le minacce e gli insulti alla collega del Santobono sono minacce e insulti rivolti a tutti noi. Sono le violenze e le difficoltà alle quali ognuno di noi è costretto ormai ogni giorno. Qualcosa di odioso e inaccettabile». Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e provincia Bruno Zuccarelli in occasione della prima delle quattro giornate di consegna delle medaglie ai 40 anni di laurea (laureati nel 1983) alla presenza, tra gli altri, della presidente dell’Albo Odontoiatri Sandra Frojo e dei componenti dell’esecutivo dell’Ordine Luigi Sodano e Gennaro Volpe. Le medaglie d’argento sono un riconoscimento che l’Ordine partenopeo assegna ai camici bianchi per onorare una tradizione ormai più che consolidata. Per la prima volta la premiazione si è tenuta nella “casa dei medici” (in via Riviera di Chiaia) dove nelle prossime settimane si celebreranno anche tutte le altre premiazioni. «Queste medaglie sono un giusto tributo all’abnegazione dei colleghi, alla passione che ci anima tutti, ma anche e soprattutto un simbolo che ci ricordi sempre a quale impegno siamo chiamati». A margine della cerimonia, Zuccarelli ha poi ricordato come i dati del sesto rapporto della Fondazione Gimbe «testimoniano il gravissimo quadro di una sanità pubblica ormai allo stremo. I tagli per la sanità, o i mancati investimenti, pesano su Regioni come la Campania in modo drammatico. Ciascuno di noi, per il proprio ruolo, deve battersi per fare in modo che cure di qualità restino un diritto per tutti, non un bene d’acquisto riservato a pochi». In un’altalena di emozioni, tra il sorriso e la commozione, la cerimonia ha visto anche la premiazione di Lorenzo Cirigliano, medico anestesista che nel mese di agosto ha salvato la vita di un bimbo colto da malore in via Toledo. «La mia sorpresa più grande – ha detto l’anestesista – è stata quella di vedere il clamore mediatico suscitato dalla vicenda. Un clamore legato in fin dei conti ad un gesto che qualunque medico avrebbe fatto e che avviene ogni giorno nei nostri ospedali». Oltre al dottor Cirigliano, riconoscimenti saranno assegnati nelle prossime settimane anche al professor Iolascon e alla dottoressa Giampina Grimaldi, esempi di impegno e dedizione.

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