Pietro Diodato: Storico Esponente di Spicco della Destra Napoletana lancia il Suo Primo Libro “La Destra Tradita”

 Pietro Diodato: Storico Esponente di Spicco della Destra Napoletana lancia il Suo Primo Libro “La Destra Tradita”
Pietro Diodato, storico esponente di spicco della destra napoletana, dopo quarant’anni di militanza politica, dal Movimento sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando da Alleanza Nazionale e Popolo delle libertà, lancia il suo primo libro: ”La destra tradita”, con cui traccia un autoritratto politico e, al contempo, una pagina di storia recente italiana. Arriva in libreria tra dieci giorni. Con un approccio concreto, appassionato e così dettagliato da sembrare maniacale, Diodato, già rappresentante delle Istituzioni a Napoli ed in Regione Campania, ricostruisce gli ultimi quarant’anni della storia politica italiana e partenopea.
La storia del Movimento Sociale Italiano dal vento in poppa alle sbandate del leader; le presenze inquietanti nel partito napoletano e l’uomo che lo stesso Diodato denuncia, ma che, oggi, continua ad essere l’uomo ombra del sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento nel governo Meloni; lo scandalo degli stipendi d’oro al Comune di Napoli e le denunce millantate dalla Iervolino; Carfagna e Italo Bocchino, e, ancora, chi c’era dietro il fallimento di Bagnoli Futura? In che senso la guerra di Troia trova un nesso con il Pdl? E cosa c’entrano “C’era una volta in America” e l’attuale presidente del Senato? L’azione e gli scopi della Fondazione di Alleanza Nazionale, sono rispettosi della volontà dell’ultimo congresso di Alleanza Nazionale?
Le sfide, le battaglie, i rischi, le “punizioni” di un militante che dalla periferia occidentale di Napoli è arrivato a ricoprire un ruolo da protagonista, con battaglie dall’eco nazionale, nella politica campana. Oggi, ha deciso, finalmente, di narrare di quei quarant’anni e dei suoi retroscena. “La destra tradita” ripercorre un passato che racconta tanto il nostro presente. Nella narrazione non mancano le piccole grandi figure da lui incontrate, che l’autore sottrae come può all’oblio, con un’opera di autentica virgiliana pietas, soprattutto nella misura in cui emerge per contrasto il confronto con i figuri che invece godono di ben altra visibilità e potere.
Da queste pagine “sale l’urgenza d’illuminare di una luce nuova anni di cui la sinistra si è ritenuta, troppo spesso, l’unica autorizzata a parlarne. È una confessione senza censure, che alterna storie inedite, altre sussurrate, altre ancora conosciute solo dagli addetti ai lavori, molte finite in prima pagina, e tanta Italia. Avevo l’esigenza di raccontare 40 anni di militanza. Non volevo che fossero gli altri a raccontare una storia che ho vissuto in prima linea e facendomi anche molto male. Per anni ho iniziato a scrivere per poi smettere poco dopo. Quando i tempi si sono fatti maturi, è nato, finalmente, un libro che intende ristabilire la verità”, così l’autore, Pietro Diodato.
Pietro Diodato è nato a Napoli nel 1960.
È diciottenne quando inizia il suo impegno politico e a 20 anni viene eletto consigliere della Circoscrizione di Pianura, lavorando, nel frattempo, come piccolo imprenditore. Dopo tredici anni di lavoro in una delle realtà territoriali più difficili della città di Napoli, nel 1993, è eletto consigliere comunale nella lista MSI-DN, con 2100 preferenze. Ruolo che ricopre per tredici anni. Nel frattempo, sarà alla guida di Alleanza Nazionale a Napoli, collaborerà all’ultimo Piano Commerciale, farà parte della Commissione d’Inchiesta per le illegalità nei cimiteri cittadini; vedrà approvare le sue proposte per la riduzione degli oneri in materia di condono edilizio; parteciperà alla definizione del nuovo Piano Regolatore Generale della città di Napoli. Sue sono state le denunce che hanno portato, nell’agosto del 2003, alla scoperta dello scandalo degli “stipendi gonfiati” al Comune di Napoli. Già consigliere dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), del Ministro delle Comunicazioni, del Ministro per i rapporti con gli Enti Locali e del Ministro per le Politiche della Casa nel Sud, nel 2006 e nel 2010 sarà eletto consigliere regionale della Campania. In tale veste ha denunciato la discutibile gestione delle Società Partecipate regionali e ne ha proposto la drastica riduzione per contenere l’enorme spreco di pubblico denaro. Componente della Direzione Nazionale di AN e vice Presidente del Popolo della Libertà alla Regione Campania, nel 2016, aderirà a Fratelli d’Italia per poi esser costretto ad abbandonare il partito.

Mario Orlando

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