Teatro Troisi: Grande successo per la serata tributo per “Aurelio Fierro”

 Teatro Troisi: Grande successo per la serata tributo per “Aurelio Fierro”

Di Laura Caico
L’immortale ragazzo di Montella. A 70 anni di distanza dal lancio di “Scapricciatiello” – primo successo internazionale di Aurelio Fierro – si è svolta al Teatro Troisi a Fuorigrotta una serata – tributo a lui dedicata con Fabrizio Fierro e Aurelio Fierro Jr, accompagnati dalla Fierro Big Band: lo show, intitolato “Mr. Scapricciatiello”, si richiama al soprannome attribuito ad Aurelio dopo la sua prima tournée negli USA e in Canada, nel 1955, quando il brano entrò nella TOP 100 di Billboard, registrando un record poiché Fierro fu il primo napoletano a esservi incluso, all’81ª posizione.
Lo spettacolo musicale, che ha scatenato ondate di applausi del pubblico entusiasta, ha avuto impennate da brivido quando l’imbattibile coppia padre – figlio (classe 1957 – classe 1976) ha intonato le canzoni del patriarca di casa, per lanciarsi poi in una carrellata di hit internazionali che hanno fuso in un inebriante cocktail brani inerenti al periodo storico dal ‘54 al ’70, un mix di Rhythm and blues, soul, boogie, twist, passando per il repertorio melodico italiano d’autore e per le canzoni napoletane più amate. Dopo l’evento del 2023 dedicato ai 100 anni di “Mister Guaglione”, questo secondo incontro conferma un appuntamento annuale imperdibile per onorare la carriera di un illustre artista, che si trasformerà in uno show estivo itinerante e in una performance teatrale in autunno. Elvis Presley, i Beatles, Nino Ferrer, James Brown, Wilson Pickett, Lucio Dalla, Mina, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Dalida, sono alcuni degli altisonanti nomi riportati in scena grazie alle loro canzoni più famose, reinterpretate dal Fabrizio e Aurelio jr: una coppia melodica variegata e sfaccettata che tiene in pugno la platea, con impressionante potenza vocale, grinta e simpatia. Sul maxi schermo collocato in palcoscenico scorrono fotogrammi di una vita felice, di una carriera luminosa, gli anni salienti di Aurelio Fierro, la sua fortunata unione con Marisa Matone, le tournée all’estero, i successi trionfali in Giappone, in Canada, in Australia, in America, l’ingrandirsi della famiglia con la nascita dei figli: mentre Fabrizio intrattiene la platea con battute e spontaneità da consumato showman, Elio sorprende con canzoni cariche di pathos, in cui rivela un timbro vocale diversissimo da quello abituale, eredità della lunga frequentazione di musical come Notre Dame de Paris in cui ha tenuto banco nel ruolo di Clopin Trouillefou, il re della Corte dei miracoli, riscuotendo lusinghieri consensi e ottime critiche sia in Italia che all’estero.
Due ore di spettacolo passate in autentica allegria e divertimento, grazie alla maestria della dinastia Fierro, in un evento fortemente voluto per mantenere vivo e vibrante il ricordo di Aurelio Fierro, un gentiluomo dotato di valori importanti, bontà, lealtà, sensibilità, attaccamento alla famiglia, un artista che il successo non aveva cambiato e che sapeva sorridere con fiducia alla vita.

Mario Orlando

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