Tullio De Piscopo i 40 anni di Stop Bajon con un New Remix

 Tullio De Piscopo i 40 anni di Stop Bajon con un New Remix

Il 1984 è stato, senza dubbi, uno degli anni più prolifici per il pop, a qualsiasi latitudine, Italia inclusa. L’uscita di “Stop Bajon” impressionò subito gli addetti ai lavori per più di un motivo: una perfetta mixture di percussioni (non poteva essere altrimenti), basso sincopato ed hammond in-love con la tromba, un riff mediterraneo perfettamente geolocalizzato nei vicoli di Napoli, e sorprendendo tutti, la voce carismatica di Tullio, già batterista del dream-team “neapolitan power” con Pino Daniele, amico di sempre, che gli aveva scritto questo “rap ante litteram”, che i napoletani amarono subito (la chiamavano “Primmavera”) e che ebbe successo oltre i confini nazionali, finanche nella diffidente Inghilterra, in piena britpop-invasion, arrivando in vetta nelle classifiche nazionali.

Una “bambina” che andava rigorosamente celebrata con un remix (elaborato dallo stesso Tullio) degno della sua età: 40 anni, passati suonando e risuonando in discoteche, radio, scoperta e riscoperta da dj e producer, mixata e mashuppata, linkata e condivisa. Stop Bajon riparte da oggi, riproponendo quel suo messaggio eterno ed universale, filosoficamente partenopeo e leggero come una piuma. Nessuno stravolgimento e totale rispetto delle parti essenziali della stesura originale, con un sensibile aumento dei bpm.

Il nuovo vinile “40 ANNI DI STOP BAJON” è stato presentato recentemente al Music Day di Roma. Due le versioni della release: un’edizione limitata e numerata in vinile oro ed inserto allegato, stampato in poco meno di trecento copie, e la versione in vinile nero classico, duecentouno copie stampate e distribuite ai negozi di dischi in occasione del Record Store Day. Entro il mese di maggio, sarà pubblicato, sempre da Cimbarecord, un’edizione limitata “picture-disc”, acquistabile sul sito dell’etichetta. Il vinile dà il nome anche al prossimo tour di Tullio De Piscopo, che porterà in giro suoni, emozioni e tanta, tanta storia musicale.

È nato a Napoli il 24 febbraio 1946. Cresciuto nella zona di Porta Capuana a Napoli, il padre Giuseppe era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell’orchestra del Real Teatro San Carlo di Napoli e nell’orchestra del Maestro Giuseppe Anepeta, uno dei più famosi arrangiatori e direttori d’orchestra della canzone napoletana, mentre il fratello maggiore Romeo (1937-1957), anch’egli batterista, faceva parte di complessi che suonavano nella zona di Bagnoli, gravitando attorno alla base NATO. All’età di tredici anni De Piscopo lavorava in night club della medesima zona, molto frequentati dai soldati americani, mentre in seguito entrò a far parte di gruppi jazz cittadini.

Nel 1969, all’età di ventitré anni, si trasferì a Torino, riuscendo ad affermarsi sulla scena musicale ottenendo una scrittura come batterista fisso allo Swing Club, locale jazz torinese dell’epoca per poi spostarsi, nello stesso anno, a Milano; da qui in poi la sua carriera sarebbe stata contraddistinta da moltissime collaborazioni di prestigio con artisti d’oltre oceano in tournée in Europa, da prestazioni in orchestre, qualche album solista e qualche album in cui accompagna musicisti di alto livello. Fu anche turnista per gruppi dance e per importanti maestri, fra cui Franco Battiato, Tony Mimms, Augusto Martelli, Victor Bach, Bill Conti, Franco Cassano, Pino Calvi, Quincy Jones, Astor Piazzolla, Aldemaro Romero, Armando Trovajoli, Pino Presti, con il quale formò per gran parte degli anni settanta una della sezioni ritmiche più innovative e richieste anche a livello internazionale.

Nel 1973 partecipa alla prima opera rock italiana ORFEO 9 di Tito Schipa jr., l’opera divenne un doppio album e poi un film. Fra gli interpreti Penny Brown, Edoardo Nevola e gli ancora sconosciuti Loredana Bertè e Renato Zero. La direzione musicale fu curata da Bill Conti. Fra i musicisti dell’album Tullio De Piscopo alla batteria.

Nei primi anni settanta entrò nel Franco Cerri Quartet, il gruppo formato dal chitarrista Franco Cerri, in cui suona insieme al chitarrista Angelo Arienti e al contrabbassista Giorgio Azzolini. Nel 1973 partecipò anche alla nuova formazione, il Franco Cerri Quintet, con Nando De Luca al pianoforte, Pino Presti al basso elettrico, Giorgio Baiocco al sax e flauto. Nel 1973 e nel 1974 fece parte dei New Trolls Atomic System. Sempre nel 1974, a luglio, partecipò allo storico concerto che ottenne grande consenso di pubblico e di critica a Umbria Jazz, a Orvieto assieme a Gerry Mulligan, Gianni Basso, Renato Sellani, Dodo Goya. A cavallo tra gli anni settanta e ottanta fu endorser Slingerland, Premier e delle batterie italiane HiPercussion, diventando assieme ai piatti Tosco tutto il made in Italy del tempo.

Dal 1977 al 1982, per sei anni di seguito, riceve il Premio Speciale ‘Oscar’, organizzato da E.P.T. O.L.M.A., votato dai giornalisti italiani, come miglior musicista dell’anno.

Nel 1979 Tullio De Piscopo riceve come miglior sessionman dell’anno l’ambito premio Telegatto assegnato dal settimanale Sorrisi e Canzoni TV. Nella stagione 1979/80, il suo singolo Gabbie fu la sigla di chiusura del programma di viaggi tardopomeridiano Sereno variabile, presentato da Alberto Bevilacqua e Maria Giovanna Elmi.Nel 1981 realizzò con il pianista Oscar Rocchi l’album Metamorphosis, con la collaborazione di Hugo Heredia al sax soprano e al flauto, Cicci Santucci alla tromba e al flicorno, Sergio Farina alle chitarre e Julius Farmer al basso.

De Piscopo vanta collaborazioni con musicisti di rango fra i quali Max Roach M’Boom Re Percussion, Quincy Jones, Chet Baker, Pantaleon Perez Prado, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, Bob Berg, Don Cherry, Gil Evans, Sal Nistico, Wayne Shorter, Slide Hampton, Billy Cobham, Kay Winding, Gato Barbieri, Vinícius de Moraes, Toquinho, John Lewis, Buddy DeFranco, Massimo Urbani, Astor Piazzolla, Eumir Deodato, Don Costa, Severino Gazzelloni, Franco Cassano, Alphonso Johnson, Bob Brookmeyer, Naná Vasconcelos, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Richie Havens, Mike Melillo, Dave Samuels, Dado Moroni, Franco Cerri, Enrico Intra, Guido Manusardi, Mario Rusca, Sante Palumbo, Stefano Cerri, Gianni Basso, Angel Pocho Gatti, Renato Sellani, Massimo Moriconi, Giorgio Azzolini, Luciano Milanese, Giancarlo Barigozzi, Aldemaro Romero, Donatella Rettore, Claudio Rego, Giovanni Fenati, Roberto Fabbriciani, Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Manu Chao, Shirley Bunnie Foy, George Aghedo, Franco Battiato, Fabrizio De André, Enzo Jannacci, e tanti altri.

Fu inoltre batterista nel gruppo di Pino Daniele nei dischi Vai mo’, Bella ‘mbriana, Sciò, Common Ground, Acqua e Viento, Assaje, Ricomincio da 30, Anema e core; fece parte anche dei grandi tour con Alphonso Johnson, Gato Barbieri, Mel Collins, Mino Cinelu, Karl Potter, Tony Esposito, James Senese, Rino Zurzolo e Joe Amoruso.

Nella trasmissione di Rai 1 Fantastico nel 1986 De Piscopo e Billy Cobham si esibirono in un “Drum Contest”, presentato da Pippo Baudo in diretta.

Tullio De Piscopo è anche autore di colonne sonore, tra cui ricordiamo Mi manda Picone di Nanni Loy, Razza selvaggia e Naso di cane di Pasquale Squitieri, e 32 dicembre di Luciano De Crescenzo.

Nel 1987 Tullio De Piscopo in tour europeo con Gato Barbieri, Joe Amoruso, Rino Zurzolo. Lo stesso anno partecipa con questo gruppo allo spettacolo ‘VOTA LA VOCE’ trasmesso da CANALE 5 da Piazza Maggiore di Bologna.

Negli anni ’90 ha prodotto, insieme all’Associazione Nazionale Musicisti Jazz, Splasc(H) Records e Symphonos Italia, la collana musicale Sicilian Jazz Collection, un progetto discografico in tre album con Mimmo Cafiero, Diego Spitaleri, Gianni Gebbia, Domenico Caliri, Sergio Munafò, Giuseppe Milici e Gaetano Riccobono.Come cantante ottenne successo con la canzone M’briachete tu, poi la consacrazione con Andamento lento (con la quale partecipò a Sanremo 1988 e vinse il Festivalbar nello stesso anno). Altre canzoni celebri sono E allora e allora (Sanremo 1989) Stop Bajon (1984, rap composto da Pino Daniele), He’ fatte ‘e solde, eh? (1985), Jastao (estate 1990), e Qui gatta ci cova (Sanremo 1993). I suoi pezzi sono apprezzati per le sonorità jazz-pop, talvolta con venature africane, come in Radio Africa, incisa con Mory Kanté, dove compare anche un curioso campionamento di una celebre frase di Totò “Ammesso e non concesso”.

Ad aprile del 1992 dal Teatro Mercadante di Napoli partecipa assieme al Maestro Sergio Bruni a uno spettacolo televisivo in diretta su Rai 2 – Napoli Punto e Basta.

Nel 1999 partecipa all’iniziativa di beneficenza pro-Sarno Un’onda nel mare.

Con Moto perpetuo di un percussionista schizofrenico fu uno dei protagonisti del Lombardia Festival (diretto dai fratelli Luigi e Carmelo Pistillo), nell’edizione del 2000 e del 2002. La suite era stata presentata per la prima volta all’Auditorium della RAI di Napoli con l’Orchestra della Scarlatti diretta da Eric Johnson nel 1986.Nel 2008 è tornato a suonare, dopo quasi trent’anni, con Pino Daniele, insieme agli stessi musicisti dell’epoca (James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo e Joe Amoruso).

Il 5 aprile 2009 Rai 1 trasmise uno spaccato sulla vita di Tullio De Piscopo all’interno del programma “Sabato e Domenica”.

Nel mese di dicembre fu in Kenya, dove tenne anche alcuni concerti in con la sua formazione, testimonial per “Malindi Protegge i Bambini”, la campagna lanciata dal CISP-Sviluppo dei Popoli, con l’UNICEF e l’Associazione turistica di Malindi e Watamu (Malindi & Watamu Tourism Welfare Group) contro ogni forma di sfruttamento sessuale e commerciale dei bambini e a favore di un turismo responsabile sulla costa del Kenya. La campagna fu patrocinata dal Ministero degli affari esteri.

Nei maggio 2010 uscì il singolo Conga Milonga che ottenne un grande successo nelle radio e tra i giovani DJ. Il brano precedette l’uscita a giugno dell’antologia Questa è la Storia, due CD che raccolgono i primi quarant’anni della sua lunga carriera. Il primo dei due dischi riunisce i sempreverdi, interpretati con ospiti e nuovi remix di brani storici quali Andamento lento, Stop Bajon e E Fatto ‘E Sorde! E?. Il secondo CD, invece, vede come protagonista il grande amore di De Piscopo: la batteria. Con questo strumento in primo piano interpreta famosi pezzi di blues, jazz e musica classica, come Carmina Burana, Dies Irae e il Requiem di Verdi. Nel mese di luglio viene premiato all'”Ischia Global Film Fest” per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia.

Il 2011 si aprì all’insegna di numerosi eventi e concerti. Il 10 febbraio a La lunga notte della batteria, al Teatro della Luna – Mediolanum Forum, De Piscopo venne riconosciuto come il “guru” dei batteristi italiani.

Il 27 febbraio, all’Auditorium dello Sheraton di Bari, iniziò la collaborazione con la “Jazz Studio Orchestra” di Paolo Lepore. Lo stesso concerto sarebbe stato riproposto il 21 luglio alla Villa Scheibler di Milano in un tributo “Jazz Alchemy”, omaggio a Buddy Rich. Esibizione il 2 aprile al Teatro Alessandro Bonci di Cesena con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, diretta da Giorgio Leardini, nella suite per piano trio e orchestra da camera, con Carlo Pari al pianoforte e Yuri Goloubev al contrabbasso. Il 2 settembre suonò alla “Notte di Stelle” a Bergamo, con la Big Band diretta da Gabriele Comeglio. Il 17 settembre fu in piazza Santo Stefano a Bologna per l’evento “La strada del Jazz”, dedicato a Chet Baker e Alberto Alberti, con un premio conferito a Tullio De Piscopo per commemorare il suo esordio come jazzista, avvenuto proprio nella città emiliana. Ritornò dopo trent’anni al Teatro Lauro Rossi di Macerata con il MTM (Mike Melillo, Tullio De Piscopo e Massimo Moriconi). Il 2011 si concluse con un grande concerto a favore degli alluvionati: “Jazz per Genova”.

Il 2012 vide impegnato De Piscopo in una fitta serie di concerti live: Il 12 giugno aprì il “Percfest” di Laigueglia, un evento con cadenza annuale organizzato in memoria del percussionista Naco. Il 4 agosto aprì il Cernobbio Festival (Dal Classico al Jazz). Il 5 agosto si esibì con il violinista Glauco Bertagnin (per anni violino dei Solisti Veneti) all'”Estate Musicale del Garda Gasparo da Salò”, in occasione del 54º Festival Violinistico Internazionale. A Salò, la serata “Gasparo All Stars 4et”, vide ancora una volta il connubio tra musica classica e jazz; con la collaborazione del pianista Sergio Vecerina e del bassista Franco Catalini vennero eseguite la Suite per violino e trio jazz di Bolling, musiche di Piazzolla, composizioni dello stesso De Piscopo e brani a sorpresa. L’8 agosto partecipò al “World Music Project” di Frosinone. Il 23 agosto fu a Torrepaduli, nel Salento, nel corso di una rassegna di world music.

Il 2012 si conclude al Palapartenope di Napoli con sei concerti in uno spettacolo intitolato “Tutta ‘nata storia”, con Pino Daniele, James Senese, Tony Esposito, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Enzo Gragnaniello, Raiz e Antonio Onorato.

Nel 2013 De Piscopo ha partecipato al tour mondiale con Pino Daniele, suonando in teatri e jazz festival, con la partecipazione di artisti come Marcus Miller e Mino Cinelu.

Nello stesso anno partecipa al tour di Pino Daniele “Nero a Metà”. Nel 2015 uscirà un doppio CD, con la documentazione dell’ultimo concerto di Pino Daniele (il 22 dicembre 2014) a Milano al Mediolanum Forum di Assago.

Alla fine del 2015 esce 50 – Trilogy, CD triplo che racconta l’intera carriera di Tullio De Piscopo attraverso una compilation di 56 brani, fra cui tre inediti (Destino e Speranza, dedicato allo scomparso Pino Daniele, Funky Virus, Canto d’oriente). Il CD viene poi portato in tour nel 2016 in tutta Italia con la collaborazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Toni Esposito, Rino Zurzolo, Joe Amoruso.

Il 10 giugno 2017 l’Accademia Internazionale Medicea – Comune di Firenze ha insignito Tullio De Piscopo con il premio Lorenzo il Magnifico presso il salone CINQUECENTO – Palazzo Vecchio – Firenze.A febbraio 2018 Tullio De Piscopo partecipa al Festival di Sanremo, come ospite del gruppo The Kolors.

A novembre 2018 partecipa alla trasmissione televisiva Guarda Stupisci su RAI 2, con Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana.Il 29 novembre 2018 Tullio De Piscopo è annoverato fra le 100 Eccellenze Italiane nel mondo nella quarta edizione del Premio 100 Eccellenze Italiane presso la Sala della Lupa in Montecitorio.

Nel 2019 prende parte a uno spettacolo chiamato “Cor Unum, Unum Sonum” organizzato dall’Ente Corsa all’Anello durante l’edizione della Rivincita della Corsa all’Anello. Lo spettacolo vedrà la partecipazione dell’artista napoletano insieme agli sbandieratori città di Narni, ai Milites Gattamelata, ai gruppi musici e tamburini della città di Narni e al gruppo Taberna del diavolo.

Nel 2020 insegna batteria presso NAM MILANO in via Ponte Seveso 27 a Milano.

Il 24 giugno 2022 il Comitato dell’Ordine del Leone d’oro di Venezia assegna a Tullio De Piscopo il Leone d’oro di San Marco alla Carriera.

Il 4 giugno 2023, in occasione della festa organizzata allo Stadio Maradona di Napoli per la vittoria dello scudetto ottenuta dalla squadra partenopea, è stato ospite con James Senese e molti altri dell’evento teletrasmesso da Rai 2 in prima serata. Inoltre nel settembre del 2023 partecipa alla 138ª edizione della Fiera di Casalguidi, in provincia di Pistoia.

40 ANNI DI STOP BAJON – IL CONCERTO

Il progetto è una sorta di viaggio attraverso la storia di Tullio De Piscopo, partendo da Napoli fino a New York dove il 14 Luglio ’98 al Blue Note, in occasione della prima mondiale di Count Basie Orchestra, la commissione culturale della Wind Tel Communication ha deciso all’unanimità di assegnargli il premio alla carriera, in quanto riconosciuto il più autorevole esponente nell’affermare la musica jazz italiana nel mondo. Il viaggio musicale procederà attraverso brani dedicati a Pino Daniele, grandi assoli storici di batteria e brani di Charles Mingus, Elvin Jones, Duke Ellington. Proseguirà poi con brani di grande successo, come Stop Bajon e Andamento Lento, con cui Tullio De Piscopo ha dominato le classifiche mondiali.

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