Un sogno azzurro: e il Napoli è “campione d’Italia”

 Un sogno azzurro: e il Napoli è “campione d’Italia”

A cura di Claudia Graziani: 

…E se ne va, la Capolista se ne va… senza guardare indietro, alle volte in cui la meta era lontana o vicina. Non c è tempo e non c è spazio per ricordare, è tempo di far festa.
Come ha ribadito il Mister Spaleltti, la città si ‘’TREZZEA’’ il sogno di sempre,  Sì perché è un sogno…che dura 33 anni! Un sogno che è arrivato come una meteora, da un cielo infuocato di vittorie meritate e di risultati eccellenti. Un famoso tiktoker che abbiamo intervistato definisce il sogno partenopeo come un ‘’riscatto sociale’’, la voce di Napoli arriva fino all’azzurro del cielo, e oltre. I napoletani rinascono ogni volta come la fenice, ma stavolta è diverso, è come nascere per la prima volta, dopo tanti anni. La generazione attuale ha avuto la fortuna di poter vivere una gioia simile, sì è una fortuna, lo dicono gli anziani e i giovani, consapevoli che nella città partenopea i sogni possono diventare realtà e rifulgono di una luce tutta loro. Il calcio partenopeo unisce ciò che è diviso, allieta gli animi, la domenica ma anche il lunedì e il martedì e sempre. A tavola le pietanze ci parlano di calcio e dei capocannonieri, anche i dolci esposti nelle pasticcerie si tingono di azzurro. Nei vicoli stretti e misteriosi le piccole trattorie conservano la tradizione culinaria degli avi con richiami alla squadra del cuore, altre propongono piatti azzurri alquanto innovativi e ironici. L’estro e la creatività sono azzurre, non ve ne è per nessuno.
La squadra del Napoli ha fagocitato punti come una macchina impazzita, gravida di attese spesso disattese e speranze infrante. Una squadra affiatata, che sul campo ha dimostrato di avere competenza, coesione, e costanza. Se non è oggi sarà domani, ma il sogno è suo, è del Napoli! Questione di ore, di matematica sospesa, di freddi calcoli che mal si conciliano con l’infuocato cuore partenopeo. La gioia invade le strade, ha gli occhi azzurri, si nasconde nei cuori rossi e nei murales dedicati alla squadra; una frenesia che riempie anche le giornate più uggiose, e si adagia sulle bandiere vaporose. Una città in delirio, bella come non mai, come il sole e il mare che le appartengono da sempre. I tifosi hanno il cuore nello stadio, tutti cantano all’unisono, un coro unico, una sacra e appagante vibrazione. Sono tutti concentrati e grintosi. Sostengono i giocatori che disputano il derby a Udine e cercano di farsi spazio tra gli avversari, dedicando ogni metro ai napoletani che li invocano senza sosta. Alle 20.45 il fischio di inizio, e cresce il brivido più grande che una città possa sentire. La notte è lunga, e nessun dorma! Un sol cuore un’anima sola. Adesso possiamo dirlo, manca poco e osiamo rischiare: il sogno ha un nome, si chiama Scudetto, una parola sospesa tra la magia e il divino, tra il cielo e il mare. Adesso non distraetevi, godetevi il Napoli, il sogno azzurro pieno di gioia e di stelle.

 

Mario Orlando

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