Vittorio Sgarbi Lancia la “Pizza Capra” a Posillipo

 Vittorio Sgarbi Lancia la “Pizza Capra” a Posillipo

Di Laura Caico
Una nuova stella in pizzeria. La “Pizza Capra” è appena nata e già fa parlare di sè per il suo gusto, il suo ideatore e la provocazione con cui viene lanciata: in una amichevole cena sulle terrazze di una fiabesca residenza posillipina, infatti, il critico d’arte Vittorio Sgarbi dopo aver dichiarato che “Mi sono un po’ stancato di fare sempre le stesse cose. Credo proprio che aprirò una pizzeria. Comincio adesso il mio praticantato!”, soddisfatto dello stupore indotto nei numerosissimi presenti, ha presentato la “Pizza Capra”, una rotonda bontà di dimensioni mignon. A realizzarla, Sgarbi ha chiamato il noto pizzaiolo Francesco Campanile che – coadiuvato dalla moglie Mariella – ha improvvisato un punto cottura davanti al mare, attirando un folto manipolo di ospiti, incuriositi dalla preparazione “live”: mentre le abili mani del pizzaiolo stendevano l’impasto i mormorii degli astanti riguardavano il significato del nome, presto svelato dallo stesso protagonista della serata che ha affermato “ come molti di voi sanno, io sono solito utilizzare questo appellativo, al punto che anni fa – nel biennio precedente alla pandemia – ho pubblicato da Baldini & Castoldi il “Diario della capra” , una raccolta di citazioni, monologhi, aforismi, epigrammi e pensieri in libertà.” Lo storico d’arte ferrarese ha poi spiegato che, poiché il termine non ha di per sé un significato negativo, lui stesso non lo adopera solo per criticare, anzi! “Io uso le frase idiomatiche dei ragazzi d’oggi che sono super telematici, si interfacciano con il gergo di Internet, rapidi, essenziali, veloci… delle simpatiche ‘capre’ : una sera napoletana trascorsa nel ristorante da Ciro a Mergellina ha dato il via a quest’idea, di creare una nuova pizza. Una volta decisa la composizione degli ingredienti restava solo da trovarle un nome e allora, ispirandomi a questa valenza e pescando nel mio italiano colloquiale, è emerso il termine “capra” ed è stato subito chiaro che era quello giusto e che la capra vi avrebbe avuto un ruolo da protagonista: infatti, sul disco di pizza fritta in olio bollente va stesa la passata di pomodoro e la ricotta di capra freschissima, “accentuata” da una punta di pecorino romano, più basilico spezzato con le mani e un giro d’olio evo.” Inutile dire che la “Pizza Capra” battezzata di fronte al panorama del Vesuvio ha riscosso un grande successo e che molti dei presenti hanno preteso anche dei bis e dei ter, prolungando il piacere di respirare l’aria salmastra del mare di Posillipo mischiata al profumo del basilico e all’inimitabile sapore della “Pizza Capra”.

Mario Orlando

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