Choc in provincia di Avellino, a Frigneto giovane uccide i genitori con un’ascia: si segue la pista satanica

 Choc in provincia di Avellino, a Frigneto giovane uccide i genitori con un’ascia: si segue la pista satanica

Una vera e propria tragedia si è consumata in una contrada rurale di Frigrento, in provincia di Avllino dove un giovane di 24 anni, psicolabile e con problemi di tossicodipendenza, ha aggredito con una zappa i suoi genitori uccidendoli entrambi in un impeto d’ira, scatenato forse – ma è una circostanza che gli inquirenti stanno cercando di accertare – dal culto per i riti satanici che Ivano Famiglietti, 27 anni, non celava sul profilo che aveva aperto su un social network. Con un’ascia, di quelle comunemente utilizzate per tagliare la legna, ha colpito i suoi genitori nella camera da letto dell’abitazione in Contrada Bosco, in una zona di campagna del comune di Frigento, in provincia di Avellino, senza lasciare loro scampo.

Il duplice omicidio risalirebbe a 24-48 ore fa, come avrebbe riferito il medico legale ai carabinieri, ma elementi più precisi verranno dalle autopsia disposte dalla Procura di Avellino. I corpi delle vittime, Michele Famiglietti, 55 anni, e sua moglie, Maria Comino, 54 anni, sono stati trasferiti nell’obitorio dell’ospedale di Avellino. A dare l’allarme, è stata una familiare della coppia che da qualche giorno non aveva notizie dei congiunti. Il duplice omicida é stato condotto nella caserma dei carabinieri di Frigento, dove verrà interrogato dal pm della Procura di Avellino, Cecilia De Angelis. Il giovane, riferiscono fonti investigative, appare tranquillo e per niente scosso dalla tragedia di cui è stato protagonista.

Stesso atteggiamento anche stamattina, quando i carabinieri lo hanno trovato in casa, accanto a corpi dei suoi genitori. Ivan Famiglietti, a causa di problemi psichiatrici, era stato in cura presso un centro di igiene mentale dal quale era stato poi dimesso; nei mesi scorsi era stato protagonista di atti di vandalismo all’interno della chiesa madre di Sturno: dopo aver danneggiato la statua di san Michele Arcangelo, protettore della piccola comunità irpina, aveva portato via la testa del demonio che la tradizione raffigura schiacciata dai piedi del santo.

In un’altra occasione, avrebbe fatto lo stesso danneggiando una cappella di campagna intitolata a san Michele. Raccapricciante la dinamica del duplice omicidio: il giovane sarebbe entrato nella camera da letto dei genitori e con spietata freddezza ha colpito prima il padre, morto per un colpo d’ascia alla testa, e poi la madre, raggiunta da numerosi fendenti in varie parti vitali del corpo. Viene esclusa, al momento, la circostanza, trapelata nelle scorse ore, secondo la quale il duplice omicida avrebbe utilizzato dei farmaci per sedare le vittime prima di uccidere i genitori.

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