Sanità, Flora Beneduce: “potenziare il day surgery in Campania”

 Sanità,  Flora Beneduce: “potenziare il day surgery in Campania”

Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della V commissione permanente per la Sanità e la sicurezza sociale in una nota ha dichiarato che “La vicenda del cardiopatico dirottato dal 118 a Potenza per un’operazione d’urgenza ha qualcosa di assurdo e tragico insieme”. “E’ stata giustamente avviata l’indagine perchè è impensabile che i poli di eccellenza per la cardiochirurgia, contemporaneamente, non siano operativi. Ed è ancora più grave in un periodo dell’anno in cui le presenze in Campania crescono esponenzialmente grazie all’arrivo di crocieristi e turisti – continua l’onorevole Beneduce – . Interventi come quello della dissecazione aortica del tratto discendente (necessario al paziente di cui sopra, ndr) possono essere necessari ad agosto quanto a dicembre. L’urgenza puo’ determinarsi sempre, e non va in ferie. Mi domando come sia possibile che il Monaldi, il Policlinico e la clinica Mediterranea siano contemporaneamente non operative, per lavori in corso o quant’altro. Perche’ non c’e’ stato coordinamento tra gli ospedali? Perchè non inizia una seria programmazione? Perchè non si tiene conto delle esigenze di turisti e cittadini? Intanto, la Regione paga”. Se Flora Beneduce stigmatizza la mancanza di una rete efficace in cui si garantisca l’attività di almeno un punto di eccellenza per le specialistiche, propone anche soluzioni concrete per decongestionare i Pronto soccorso, attraverso il potenziamento del day surgery, una sorta di chirurgia ambulatoriale, in grado di offrire prestazioni di qualità ai pazienti per i quali la degenza in clinica o in ospedale non e’ indispensabile ne’ necessaria. “Si tratta di interventi chirurgici o procedure diagnostiche e terapeutiche invasive e semi invasive che avvengono in regime di ricovero limitato a poche ore – spiega la dottoressa Flora Beneduce -. Ovviamente, ciò richiede una programmazione clinica, organizzativa e amministrativa. Chissa’ che in questo modo, l’urgenza non possa essere risolta in modo piu’ efficiente, senza rischi per i pazienti e senza ulteriori spese dell’ente. La sanità, costretta a tagli cosi’ drastici, non può permettersi l’approssimazione e la mancanza di coordinamento. E non può non pensare a soluzioni alternative”.

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